La scienza ha evidenziato che un’alimentazione idonea durante un percorso di PMA ha un ruolo molto importante. Numerosi studi hanno ampiamente dimostrato l’esistenza di una connessione tra alimentazione e fertilità, ed in particolare con il successo della fecondazione assistita. Un’alimentazione adeguata e personalizzata può aumentare le possibilità di concepimento e le probabilità di successo, soprattutto utilizzando strategie giuste al momento giusto.
Vi sono prove evidenti che una dieta corretta sia vantaggiosa per il benessere generale e per il funzionamento ottimale del corpo ed è stato pertanto suggerito che la dieta prima della gravidanza possa influire sul benessere fetale, sulle capacità riproduttive e di conseguenza della probabilità di riuscita della PMA nelle coppie con problemi di infertilità.
Ogni alimento è costituito da nutrienti (carboidrati, proteine, acidi grassi, vitamine e sali minerali) che ne determinano la proprietà e gli permettono anche di avere una specifica azione nell’organismo. Pertanto, l’associazione di diversi alimenti può determinare uno specifico effetto sul tuo corpo.
Quando iniziare un percorso nutrizionale per la PMA? L’ideale sarebbe 3 mesi prima.
La finestra pre-concepimento, per entrambi i partner, dovrebbe essere di 2-3 mesi. Ciò è dovuto al fatto che il follicolo impiega circa 90 giorni per arrivare alla fase di ovulazione. Si tratta di un arco temporale molto delicato ed importante, dove le richieste nutrizionale del proprio corpo sono maggiori, in quanto se una donna normalmente rilascia un ovulo a mese, in questo percorso verranno stimolate a produrne di più per aumentare la probabilità e la possibilità di successo nel concepimento.
Una corretta alimentazione è, inoltre, in grado di migliorare l’equilibrio ormonale e l’ossigenazione sanguigna. Ma non riguarda appunto solo la donna, l’uomo ha bisogno di 85 giorni per la maturazione dello spermatozoo. In questo modo, avendo a disposizione il giusto tempo, possiamo supportare e preparare il corpo a rispondere nella maniera più ottimale.
Una corretta alimentazione durante un percorso di PMA può migliorare la qualità ovocitaria, favorire l’attecchimento embrionale, aiutare la risposta ai farmaci usati per la stimolazione ormonale e minimizzarne gli effetti collaterali (es. mal di testa, stanchezza, ritenzione idrica, gonfiore, irritabilità). Ogni fase del percorso (stimolazione ovarica, pick up, transfer e post transfer) necessita di un supporto nutrizionale a sé, ti spiego l’alimentazione da seguire in ognuno di essi.