D10. Dottore devo togliere un dente, come devo fare con la terapia? Devo fare un periodo di terapia sostitutiva con l’eparina sottocute?
R10. Il rapido metabolismo di questa nuova classe di farmaci non comporta le complicate “terapie ponte” con l’eparina sottocute. Per valutare la sospensione e la ripresa successiva della terapia si valutano essenzialmente due elementi: il primo è il tipo di chirurgia o manovra diagnostica alla quale ci si deve sottoporre valutandone in pratica il rischio emorragico, mentre il secondo elemento è determinato dalla funzionalità renale. La valutazione contemporanea di questi due elementi porta ad un iter decisionale che può essere schematicamente descritto secondo quanto di seguito riportato:
In caso si dovessero rendere necessarie procedure diagnostiche invasive o interventi chirurgici con basso rischio emorragico (estrazione dentale fino a tre denti, chirurgia paradentale, impianti odontoiatrici, interventi di cataratta o di glaucoma, chirurgia cutanea minore, endoscopie con o senza biopsia) comportarsi come segue:
- Buona funzionalità renale: sospendere NAO 24 ore prima dell’intervento
- Ridotta funzionalità renale: sospendere NAO 36-48 ore prima dell’intervento
- Il farmaco può essere nuovamente assunto 6-8 ore dopo il termine della procedura.
In caso si dovessero rendere necessari interventi chirurgici ad aumentato rischio emorragico comportarsi come segue:
- Sospendere NAO 48 ore prima dell’intervento (comunque da concordarsi con il chirurgo/anestesista)
- Il farmaco può essere nuovamente assunto dopo 48 ore (comunque da concordarsi con il medico operatore).
Rimane comunque indispensabile, da parte del medico curante, una valutazione attenta e personalizzata, della terapia con NAO che ovviamente tenga conto non solo delle linee guida internazionali, dei vari score e tabelle di rischio ma anche e soprattutto della singolarità del paziente, della sua fragilità, età e capacità di gestire domiciliarmente una terapia solo all’apparenza più semplice rispetto ad un recente passato.
Al Paziente invece si chiede di non assumere il farmaco con superficialità ma con rigore, specie temporale, e di fare sempre riferimento al proprio Curante per ogni dubbio o situazione che in qualche modo possa interferire con la terapia stessa.